Con la sentenza 8 maggio 2023, n. 88 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, in riferimento agli artt. 3 e 117, comma 1, Cost., in relazione all’art. 8CEDU, del combinato disposto degli artt. 4, comma 3, e 5, comma 5, del D.Lgs. n. 286 del 1998, nella parte in cui ricomprende, tra le ipotesi di condanna automaticamente ostative al rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro, anche quelle, pur non definitive, per il reato di cui all’art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309 del 1990 e quelle definitive per il reato di cui all’art. 474, comma 2, c.p., poiché in tali casi l’autorità competente deve verificare in concreto la pericolosità sociale del richiedente.