L’art. 17 T.u.i.r. – che prevede il regime della tassazione separata alle plusvalenze, compreso il valore di avviamento, realizzate mediante cessione a titolo oneroso di aziende possedute da più di cinque anni – si applica anche nel caso in cui il coniuge sia subentrato mortis causa alla propria moglie nel possesso dell’azienda, detenuta dalla de cuius e la cui cessione ha originato la plusvalenza, poichè la nozione di “possesso” richiamata dalla norma coincide con quella civilistica. Così ha stabilito la Cassazione civile con la sentenza n. 4444/2022.