Chat di gruppo: è diffamazione (e non ingiuria) l’offesa ad un componente del gruppo

Nella diffusione di messaggi lesivi della reputazione attraverso una chat di gruppo, sussiste diffamazione e non ingiuria nell’ipotesi in cui l’offeso faccia parte del gruppo destinatario del messaggio diffamatorio. In questo modo si è espressa la quinta sezione della Cassazione penale con la sentenza n. 28675/2022.