Di seguito l’articolo dell’avv. Bagattini, pubblicato su Giurisprudenza Italiana, n. 6/2022, Utet Giuridica, Torino.
Sebbene la Cassazione sembri ormai assestata su orientamenti consolidati, non per questo può dirsi che i vari nodi interpretativi posti dall’art. 56, commi 3° e 4°, c.p. siano stati risolti sempre in maniera univoca. In ordine alla c.d. “delimitazione interna”, ad esempio, si assiste ad un proliferare di soluzioni che diviene ancor più marcato laddove si discuta della configurazione e degli effetti della desistenza volontaria in caso di concorso di persone. La volontarietà, invece, risulta il requisito su cui più spesso si è pronunciata la giurisprudenza, talvolta con esiti non pienamente condivisibili. Ancora ampiamente da sviluppare, infine, risulta l’indagine giurisprudenziale del fondamento e della qualificazione dogmatica degli istituti oggetto della presente rassegna.