Nell’ordinanza n. 307 del 205 la Sezione Tributaria della Corte di Cassazione chiarisce se il periodo d’imposta al quale imputare i redditi da attività illecita sia determinato in funzione del momento in cui ne viene acquisita la disponibilità ovvero in relazione al momento di commissione dei singoli fatti di reato.
Potestà legislativa regionale residua sul commercio e cedevolezza della normativa statale
Con la sentenza n. 210 del 2024 la Corte Costituzionale ha dichiarato la non fondatezza della questione di legittimità costituzionale dell’art. 3, comma 1, lett. v), n. 2) della legge prov. Bolzano n. 12 del 2019, nella parte in cui stabilisce che per somministrazione si intende, nell’ambito dell’attività di commercio su aree pubbliche, il consumo […]
Locazione e morosità: per invocare la clausola risolutiva espressa basta l’inadempimento?
L’inadempimento che consente al locatore di avvalersi della clausola risolutiva deve essere effettivo; in caso contrario, l’esercizio del diritto viola il principio di buona fede
Legge Pinto, accelerazione indennizzi
613 ordinativi di pagamento evasi nei primi 5 giorni del 2025
Cassa Forense assume 2 avvocati
L’Ente è alla ricerca di professionisti esperti in diritto previdenziale
Bonus anziani, al via le domande
Le specifiche per richiedere la nuova prestazione universale introdotta in via sperimentale da gennaio 2025 a dicembre 2026 (Inps, Messaggio 30 dicembre 2024, n. 4490)
Database sensibili: CA Auto Bank dovrà pagare 1 milione di euro
Il Garante Privacy sanziona la società per accesso abusivo e mancanza di trasparenza dell’informativa (Provvedimento n. 340/2024)
Falsità sulle proprie condizioni di reddito e tenuità del fatto
Ai fini del riconoscimento del beneficio della particolare tenuità del fatto occorre una positiva valutazione tanto delle modalità della condotta nella sua componente oggettiva (avuto riguardo alla natura, alla specie, ai mezzi, all’oggetto, al tempo, al luogo e ad ogni altra modalità dell’azione secondo quanto prevede l’art. 133, comma 1, n. 1 c.p.) e nella […]
Ex coniuge con assegno divorzile: chiarimenti sulla tempistica per la quota del TFR
L’art. 12-bis della L. n. 898/1970 prescrive due requisiti per l’attribuzione all’ex-coniuge della quota del T.F.R. percepito dall’altro coniuge all’atto della cessazione del rapporto di lavoro, ossia: 1) la titolarità in capo all’ex-coniuge richiedente di un assegno divorzile; 2) la circostanza che quest’ultimo non sia passato a nuove nozze. Pertanto, in presenza di entrambi i […]